empatia o coincidenza?

sapete quei periodi in cui va tutto storto? tasse da pagare, spese impreviste, gente che si ammala... quei periodi che non vedi l'ora che passino... ecco... per noi questo è uno di quei periodi... poi ci si mettono anche i bambini che sono particolarmente nervosi e poco collaborativi... allora mi chiedo spesso... coincidenza o empatia? Perchè prima quando eravamo nel "periodo tranquillo" loro erano calmi e ascoltavano e dormivano nei loro lettini e se gli dicevi un "no" lo accettavano... ed ora, che già si fa fatica a dormire e la mente vaga tra mille pensieri e preoccupazioni 24 ore su 24, i tuoi figli  non accettano nessun NO, altro non fanno che litigare, la notte si svegliano alle 2 o alle 3 e ti piombano nel lettone perchè "mamma ho bisogno di coccole, non me ne fai abbastanza..." e allora ti chiedi, ma è vero? non gliene faccio abbastanza? e come mai me lo viene a dire proprio adesso? proprio in questi giorni di caos e preoccupazioni? e dopo essermi fatta venire mille dubbi sulla mia capacità di essere una brava mamma mi son detta, e se il problema non fossi io? e se loro "bambini" fossero semplicemente molto empatici, percependo così le nostre preoccupazioni, e richiedendo ulteriori attenzioni come ad aver bisogno di essere tranquillizzati, ma non gli basta sentirsi dire "andrà tutto bene, mamma ti vuole bene e non permetterà mai che succeda qualcosa alla nostra famiglia"... no... non gli basta, perchè se non ci credi veramente loro lo sentono e non si calmeranno e non torneranno i bimbi collaborativi di un tempo finchè questo periodo non passerà, o non ti sarai convinto tu "adulto" che davvero andrà tutto bene...
ma quanto è difficile... quanto è difficile mantenere la calma quando tutto va storto e loro urlano e fanno capricci o si svegliano di notte a tutte le ore... e a turno tutti e tre... e allora hai sonno, sei preoccupata e vorresti solo che la smettessero di urlare... cosa si fa in questo caso? come si fa?
si fa che loro sono i tuoi alleati... loro sono lo specchio delle tue emozioni, loro esprimono ciò che tu cerchi di reprimere... e allora li guardi agitati e nervosi e pensi che forse è il caso che ti bevi una camomilla, che rifletti su come ti sei comportato in casa e che te ne fai una ragione, perchè nonostante i "periodi no" la vita va avanti, la loro vita soprattutto deve andare avanti nel più tranquillo dei modi ed essendo collegata in modo inscindibile alla tua sei tu a determinare come andrà... perciò abbraccia tuo figlio, digli che gli vuoi bene, che tutto si sistemerà e credici... credici fino in fondo, perchè ai bambini non si mente!